Secondo voi il libero arbitrio esiste davvero? Cosa ne pensate?

 Secondo voi il libero arbitrio esiste davvero? Cosa ne pensate?

Io al libero arbitrio ci credo, credo che dire l’inconscio decide tutto” è una scusa troppo comoda per non avere resposabilitá individuale. Da quello che so la scienza non dice affatto che siamo marionette ma che il processo è più complesso. Non siamo cosí impotenti. Libet misurò il readiness potential che appare nel cervello circa 300–500 ms prima che una persona riferisca di aver deciso di muovere un dito ma lo stesso Libet ha chiarito che puoi fermarlo, puoi dire no, un “veto consapevole” che può ancora bloccare l’azione negli ultimi istanti. Schurger ha dimostrato che quel segnale “anticipatorio” sembra più rumore neurale accumulato, non una decisione già presa. Quindi l’inconscio non “decide”, prepara il terreno.

E poi c’è la meditazione e chi la pratica puó confermare che piú pratichi presenza, più affini la percezione delle micro-spinte interne e lo mostrano studi seri, ( Kornmeier,Friedel ..di fonti ci sono parecchie...) che parlano di un aumento dell’attenzione interocettiva, quel vedere l’impulso mentre nasce invece di sentirlo quando è già esploso. Le immagini del cervello confermano che la pratica rafforza zone come la prefrontale dorsolaterale e l’insula, che sono proprio i centri dove si monitora l’intenzione e si modula l’azione.

Nei meditatori esperti i tempi di reazione diventano più flessibili, meno meccanici, e se l’inconscio fosse davvero un tiranno questa flessibilità non esisterebbe. È qui che la presenza apre quel micro-spazio in cui puoi rispondere invece di reagire,

È come se iniziassi a vedere il movimento prima che scatti. Non lo subisci più: lo osservi e questo spazio sottile che si apre, minuscolo è reale, quí c’è la scelta.

I meditatori esperti hanno reazioni meno automatiche, più flessibili, più intenzionali. Ciò che ripeti diventa struttura, e l’inconscio non è un padrone ma un materiale che modelli ogni giorno con ciò che fai, come pensi e come ti alleni a stare. L'allibi del inconsco non mi convince piú. È una scusa. Io credo nella responsabilità: ciò che vedo, posso orientarlo. Ciò che alleno, mi diventa naturale. E la presenza coscente ti restituisce proprio questo: la lucidità di sentire l’impulso nascere e scegliere da sveglio. Non è spiritualismo da quattro soldi ma induce cambiamenti misurabili nel cervello, amplificando il "micro-spazio decisionale" ma ognuno è liberissimo di continuare a credere di non avere scelta…

Do you think free will really exists? What do you think?

I believe in free will, and I think that saying "the unconscious decides everything" is too convenient an excuse to avoid individual responsibility. From what I know, science doesn't say we're puppets at all, but rather that the process is more complex. We're not that helpless. Libet measured the readiness potential that appears in the brain about 300–500 ms before a person reports having decided to move a finger, but Libet himself clarified that you can stop it, you can say no, a "conscious veto" that can still block the action in the final moments. Schurger demonstrated that that "anticipatory" signal seems more like accumulated neural noise, not a decision already made. So the unconscious doesn't "decide," it prepares the groundwork.

And then there's meditation, and those who practice it can confirm that the more you practice presence, the more you sharpen your perception of internal micro-drives, and serious studies show this (Kornmeier, Friedel, etc.). (There are several...) that speak of an increase in interoceptive attention, seeing the impulse as it arises instead of feeling it after it has already exploded. Brain imaging confirms that practice strengthens areas like the dorsolateral prefrontal and the insula, which are precisely the centers where intention is monitored and action is modulated.

In experienced meditators, reaction times become more flexible, less mechanical, and if the unconscious were truly a tyrant, this flexibility would not exist. It is here that presence opens up that micro-space in which you can respond instead of reacting.

It's as if you begin to see the movement before it occurs. You no longer undergo it: you observe it, and this subtle space that opens up, tiny and real, is here; there is choice.

Experienced meditators have less automatic, more flexible, more intentional reactions. What you repeat becomes structure, and the unconscious is not a master but a material that you shape every day with what you do, how you think, and how you train yourself to be. The alibi of The unconscious no longer convinces me. It's an excuse. I believe in responsibility: what I see, I can direct. What I practice becomes natural to me. And conscious presence gives you exactly this: the clarity to feel the impulse arise and choose while awake. It's not cheap spiritualism, but it induces measurable changes in the brain, amplifying the "micro-decision-making space," but everyone is perfectly free to continue believing they have no choice...